Dal 2005 lavoro poeticamente sulla memoria, sui ricordi, sulle traccie di un passato: "Depositi induriti di ogni cosa abbiamo toccato, guardato, annusato, indossato, desiderato e vissuto sono lì nella parte più profonda e irraggiungibile di noi". Adesso voglio scomporre e ricomporre in modo fantasioso è astratto (geometricamente) tutto quello che ho in testa. Come si fa con la memoria del computer per fare spazio e fare ordine, voglio rompere le immagini e ricomporle. Sarà un procedimento formale ma anche filosofico. La staticità e le geometrie esalteranno le forme morbide di quello che resta del reale. Naturalmente vi è l'utilizzo del pigmento puro in polvere, tecnica che mi distingue e rende indelebile, statico ed inalterabile un elemento evanescente come la polvere e i pensieri. ..è una tecnica unica di mia sperimentazione.