Biografia

ARCHITETTO, già professore a contratto , sono un “progettista puro” ovvero partendo da un bisogno, espresso in una domanda del committente, individuo l’insieme delle risposte [progetto] che agite soddisfino la domanda posta. Il progetto è l’anticipazione della soluzione al Bisogno, è espresso come un insieme di insiemi di regole, organizzate per agire in uno spazio secondo l’ordine del tempo.
Il mio maestro pose a inizio del il mio apprendistato l’insegnamento di Walter Gropius, “Una architettura deve trovare in equilibrio secondo tre punti di vista: lontano, vicino e vicinissimo” ovvero la città, la strada, il particolare. Regola elegante che non privilegia il Bello e il contenuto, ma li pone sullo stesso piano delle relazioni di interferenza di scale.

Progettare architettura è progettare i comportamenti e gli usi. Il mio specifico ragionare è “il progetto d’uso” e “la progettazione dei comportamenti”.
Noi ci comportiamo nel nostro privato mossi dalle stesse regole che ci guidano nel sociale, dunque, progettare i comportamenti del quotidiano, del nostro privato, significa progettare i presidi necessari per i comportamenti nel sociale. La casa come l’esperienza prima del nostro essere individui sociali.
I materiali, le idee , gli atti sono nel mio lavoro prima indagati in un ambito molto vicino alle pratiche dell'Arte e da essa ne traggono il convincimento che la sintesi è l'eleganza posta nella regola di auto similarità per un progressivo avvicinamento all'assenza di assoluti.