Stefano Amedeo Moriani (Cesena,1986) La mia produzione artistica non ha una narrazione vera e propria, non ha un messaggio di valore sociale nel in senso stretto o meglio, si può definire sociale nel modo in cui viene percepito da fuori, se si vuole attribuire un significato al gesto di creare. Quale motivo può creare l'esigenza di dare vita ad un oggetto d'arte? Penso che la mia ricerca abbia un bisogno viscerale di creare qualcosa di esteticamente accettabile in un'epoca dove siamo bombardati da immagini. Può essere un rifugio dove posso realmente esprimermi, un luogo dove la negazione delle forme è il risultato delle sollecitazioni esterne. Distruggendo le immagini emerge dal colore la mia percezione del mondo che mi circonda. L'astrazione vuole portare l'osservatore alla visione dell'opera come oggetto, con le sue non forme e colore, di entrare in empatia con esso, di apprezzarne la visione e di giudicarlo in senso più estetico e meno psicologico.