Daniele Bianchi Non conosco a fondo il lavoro di questo artista ma dalla presa visione dei suoi lavori credo che ci si trovi davanti ad un equa distribuzione tra l'immagine, la classicità del figurativo e la fantasiosa ideazione del surreale nelle sue stravaganti divagazioni. Daniele Bianchi ha la padronanza del tratto, la pulizia del segno che lo porta a creature artistiche variegate, originali, senza mai venir meno alla forza sentimentale in esse contenute . Un messaggio che ci arriva attraverso l'espressione, sguardi accattivanti che celano ammiccanti desideri o arcani misteri quasi timorosi, figure eroiche anche alate a sostegno dell'incertezza umana. Il gioco della vita è presente in questi suoi lavori... l'incertezza gioca attraverso quei volti espressivi che lasciano intravedere orizzonti ai più sconosciuti. Sembrano appelli a forme di difesa anche senza conoscerne l'offesa...il retaggio umano afflitto dall'oppressione che cerca speranza in ciò che , purtroppo, non esiste ... Una forza ancorata a racconti mitologici, visioni forse irreali ma solo immaginarie.. queste creature vivono nella fantasia di questo giovane artista emulo ideale di J.R.R.Tolkien, dando vita ad un mondo agognato da troppi dove il giusto lotta fino all'impossibile contro il male. Non è un caso, poi, che la bellezza anche fisica predomini nel racconto, sigillando l'equazione bellezza-giustizia-bravura, lasciando alla diffformità il peso delle negatività. Non so se questo artista, ha in questa pittura trovato la sua definitiva collocazione o se questa è una fase sperimentale, di transizione per approdare a forme di maggior diffusione, ma certamente mi sento di dire questo giovane ha dalla sua le basi per percorrere questa strada con padronanza fino ad obbiettivi ben maggiori.