E’ il continuo cambiamento dei contesti di riferimento che mi interessa, la necessità dell’uomo di fare i conti con una realtà che cambia, così come cambia la sua facoltà di percepirla. Amo rappresentare il bisogno che abbiamo di riempire di significato il vissuto che, come sabbia, ci sfugge dalle mani lasciandole vuote, e ci spinge a ricominciare sempre da capo. Mi affascina la capacità dell’uomo di ricominciare, di inventarsi storie, tentando di vivere senza dubbi. Analizzo la rappresentazione del sé, anche la più dignitosa, e la decostruisco, per renderne palese l’inconsistenza. Riconosco negli altri e in me il bisogno di costruire mondi, effettivamente fantastici, cui dare il rassicurante nome di realtà. Rappresento colori, forme, materiali disparati, ma è sempre di noi qui, ora, che parlo.