Il progetto nasce dalla possibilità di ibridare delle forme artificiali-geometriche (sintetiche) con il dato naturale - ovvero l’inserimento di elementi grafici all’interno della cornice reale del fotografico; la presenza della mano, piuttosto che il sostegno della girandola, funge da elemento naturale, fisico, che entra in relazione con la bidimensionalità degli elementi geometrici all’interno dell’immagine. Così come le fronde dei pini non funzionano semplicemente da supporto per i goniometri, ma diventano il caos in opposizione allo spazio della ragione. Stampe ai sali d’argento su carta baritata applicata su dibond, grandezze varie.