Riunisce le bozze e i disegni elaborati in seguito all’esperienza “a bottega” presso lo studio del M° William Tode. In quel periodo, compreso tra il 2010 e il 2011, Nicolò Arioli ha studiato gli stilemi del Cubofuturismo attraverso un approccio con la scultura su marmo e su bronzo (quest’ultima ottenuta in seguito ad una complessa preparazione degli stampi di fusione). Una svolta fondamentale per la poetica dell’artista mantovano il quale “ruppe il guscio della tecnica” e liberò tutta la propria dirompente espressività. Possiamo ora apprezzare il progressivo sviluppo di “forme pure” atte a sintetizzare la complessità incontaminata delle strutture naturali. L’aspetto affascinante di queste nuove creazioni, infatti, consta nel loro essere così magnificamente essenziali.