Una "street" dai decisi tratti geometrici nel quale l'uomo è racchiuso all'interno di linee, curve disegnate dal paesaggio urbano e nel quale molto spesso la sua figura e presenza svanisce , si dissolve, si fa misteriosa e piccola come per suggerire ed allo stesso simboleggiarne la sua problematica condizione esistenziale. Tutto questo è descritto, raccontato da Nicola Fanini tramite un utilizzo strepitoso delle regole di composizione fotografica e del taglio dell'immagine a cui si aggiunge una gestione intelligente e calibrata della luce e del controluce, il tutto poi sapientemente arricchito e valorizzato dalla padronanza di un bianco e nero di "vecchia scuola". Le sue immagini pulite, prive di elementi di disturbo che a prima vista potrebbero risultare molto semplici e di facile realizzazione tuttavia racchiudono un grado di complessità molto elevato in fase di scatto considerando la perfezione della composizione ricavata in scenari molto instabili e in condizioni di scatto precarie; le prospettive, le vie di fuga, le simmetrie geometriche che interagiscono con i soggetti umani ritratti creano all'interno dell'immagine una tensione intrinseca che ne esalta l'interesse e la bellezza della costruzione. L'uomo, corporeo, silhouette od ombra trova significato nella geometria dell'universo. Nicola Fanini ha il dono di raccontare tutto questo. - recensione tratta da: http://www.bestselected.it/nicola_fanini_gallery.html