Mi interessano le linee di confine, nello spazio e nel tempo. Identificano una situazione invariabilmente sospesa, in cui tutto è già accaduto e tutto può ancora accadere. Frammenti di architetture scomposte, straniate, negate, disegnano geografie empiriche capaci di tracciare impalpabili mappe interiori. Somewhere in the middle è un’indagine sulla linea di confine che separa il mare dal centro abitato, in un tempo tra la fine dell’estate e le altre stagioni, sul fare del giorno e al calar della sera. Le strutture balneari abbandonate si animano di silenziose presenze e assenze apparenti; i segnali di vita, presente e passata, sulla spiaggia delineano atmosfere piene di solitudine e di silenzi. Il progetto è stato selezionato per essere esposto nella Galleria Gallerati a Roma.