E’ un viaggio sul corpo, residenza di noi stessi. Non il corpo come oggetto simbolico e neanche come pura forma, ma il corpo come materia sensibile, il corpo che è natura, neve, pietra, sentieri, mondo. Il corpo come memoria poetica e materia come memoria del vissuto. L’obiettivo si avventura all’interno dei rivoli delle mappe interiori disegnate sulla pelle, costruisce un percorso di profonda intimità tra il soggetto e la fotografa e rende poesia il racconto sensuale e malinconico, fatto di luce che disegna e stravolge la dolcezza delle forme, richiamandone l'essenza.. «È la nostra immaginazione che si sforza di rivestire le cose, ma le cose sono divinamente nude». Il progetto è' stato selezionato per essere esposto, tra le opere di prestigiosi autori internazionali, nell'importante manifestazione Photolux Festival - OFF - 2013.