La forma di questa scultura ha la sagoma di una testa con base di gomma piuma, scelta proprio per la sua leggerezza fisica, ricoperta da tanti pezzettini di specchio rotti manualmente per far si che le forme che si vengono a creare siano una diverse dall’altro e infine inglobate in un cappio gigante fatto di spago. Il senso del lavoro è principalmente basata su delle emozioni particolarmente vissute in primo prima persona. Senz’ altro l’utilizzo dello specchio frantumato è azzeccato per la sua pericolosità ( la maggior parte delle forme sono appuntite) e poi questo cappio enorme che li circonda. Siamo proiettati sempre in una situazione sociale molto spessa non funzionante in tutti i versi così i piccoli pezzettini di specchio rappresentano le varie personalità ci circondano spesso a due facce. Due facce intendo quel comportamento che a volte ci si ritrova ad avere. Questo tutto per non dare un impressione errata o non consona. Naturalmente la soluzione non è essere negativi nell’affrontare i vari disagi ma essere pronti e consapevoli di chi e di quello che ci circonda. Lo specchio è un oggetto che, per le sue caratteristiche, ha colpito e stimolato molti artisti. È spesso legato al tema del doppio e della dualità mostrando un ambiente che appare reale ma è invece, secondo la definizione di Foucault , è uno spazio utopico. Il dualismo è una concezione filosofica o teologica che vede la presenza di due essenze o principi opposti ed inconciliabili; è quindi una concezione contrapposta a quella del monismo.