violoncello
Artista, Catania, Italia, iscritta 12 anni fa
Ho creato un orecchio di gomma piuma, e successivamente o inserito un tappo fatto di carta pentagrammata. Le dimensione del orecchio sono enormi rispetto alle dimensione reali, questo perché voglio dare un impatto decisivo. Il tutto lavorato semplicemente con delle forbici senza una copertura sulla superficie, quindi lasciando il suo colore originale.
Ho sentito la necessità di inventare questa scultura per criticare i vari generi di musica in circolazione nella società odierna. Ormai è diventata una moda ascoltare genere di musica a mio parere non interessante e poco produttiva. La commercializzazione e la massa hanno fatto, a mio parere, perdere qualità proiettandosi invece sulla quantità delle vendite. Questo avviene perché oggi ci troviamo in una società fatta principalmente di ascolti tv e la documentazione classica sui giornali, libri, o meglio la lettura in generale è abbandonata agli appassionati, numericamente inferiori.
Tutto questo è sicuramente un atteggiamento di sfida e di protesta verso la società, una società fredda e rigida, fondata tutto sull'apparenza e non sulla sostanza. Una società dove l'artista, per essere considerato, deve dare al pubblico quello che il pubblico vuole e non più quello che egli si sente di dare, una società superficiale e materialista in cui contano solo i beni posseduti o i soldi guadagnati, una società divisa, degradata e conflittuale.
L’orecchio è sicuramente uno degli elementi che metto in discussione perché sarebbe l’ora di ascoltare ciò che ci necessità. Molto spesso siamo presi dalla routine giornaliera e il tutto diventa a volte conflittuale con il proprio io. Quotidianamente siamo costretti , in base ai luoghi dove ci troviamo, a portare una maschera. Una maschera capace di non dare sfogo totalmente ai nostri pensieri e disagi.
In psicologia indossare una maschera è una metafora per distinguere i tipi di atteggiamenti tenuti nelle diverse situazioni della vita (ad esempio non mi atteggio con il mio direttore come faccio con il/la mio/a compagno/a), quindi si può indossare la maschera dell'impiegato, come quella del burlone o del marito e ognuna in realtà non maschera nulla, ma permette di mostrare un lato della propria personalità. Infatti noi non siamo solo amici, compagni, lavoratori, politicamente schierati ecc... ma siamo l'essenza che interpreta tutti questi ruoli.
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celeste,