Il lavoro Mondo Cimice indaga il rapporto tra corpo e ambiente. Il corpo è messo in relazione alle dimensioni spaziali, temporali e sonore nelle quali vive. A partire dai concetti di ripetizione e abitudine, la ricerca si sposta su come questi agiscano nella quotidianità, influenzando la nostra psiche e il modo di abitare gli spazi. La dimensione fisica quotidiana viene confrontata costantemente con quella emotiva, legata alla percezione del nostro corpo: ne nasce una definizione dello spazio che viene costruita con una ricerca formale in continuo slittamento tra equilibrio ed ossessione. Mi interessa analizzare come il tempo viene percepito e studiare il corpo come luogo di memoria temporale, anello di congiunzione tra passato e futuro. La progettazione dei miei lavori si accompagna a una riflessione teorica sul suono come elemento fondamentale nella percezione che abbiamo del mondo esterno. Utilizzo il disegno, la scultura, l’installazione ed il video.