Già da tempo il colore cercava spazi racchiusi e definiti senza comunque perdere la sua espressività e la sua forza, la linea tentava di farsi costruttrice di elementi e di equilibri, e l'urgenza di restituire allo spazio la sua potenza si faceva sempre più pressante. Così nasce il ciclo Estetica politicamente corretta, un punto fondamentale per gli esercizi di analitica intorno all’ “oggetto” pittura, tela, superficie, colore, “colore” bianco, stesura, materiali e gestualità, la pittura viene assunta nel suo elemento essenziale, di colore/luce, lasciando cadere la tradizione pratica-teorica per segnare un’intenzione di azzeramento e transitare nel monocromo.
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