«Ho iniziato a lavorare alle Reggiane a 14 anni e Storchi, il capo dei tracciatori, ha detto:”lo prendiamo nella nostra squadra”. Eravamo un nucleo di operai specializzati e il nostro lavoro era sempre nuovo. Sul libretto di lavoro c’è scritto “intende occuparsi al lavoro di meccanico”, la mia aspirazione era diventare meccanico.»