La mia nuova esperienza di rielaborazione iconografica: la fotografia usata come immagine di giornale, con didascalie aderenti alla composizione formale del foglio di rivista, che, in realtà non pubblicizzano né raccontano niente, perché sono citazioni letterarie. Questa serie rappresenta il punto di fusione tra tre elementi che siamo iconologicamente abituati a concepire: l'immagine, la didascalia e la citazione.
Formalmente espressa con figure che bucano lo schermo e toni scuri, principalmente attraverso la tricormia bianco, rosso, nero (e derivate). Il lettering è trasversale e incongruo all'immagine. /
My new experience of reworking iconographic image of the photograph used as a journal, with captions attached to the formal composition of the paper magazine, which in reality do not advertise or tell nothing, because they are literary quotations. This series represents the fusion of three elements that we are accustomed to think: picture, caption, and citation.
Formally expressed with figures that pierce the screen and dark tones, mainly through the tricormia white, red, black (and derivatives). The lettering is transversal and incongruous to image.
