Opera che appartiene ad una lunga serie di autoritratti, il primo datato 2004.
Il confronto con la figurazione sulla base di corpi spesso femminili, si immerge in una dimensioni pittorica, attraverso la descrizione di alcuni temi sociali.
L'attività di definire studi di figure e autoritratti su tela e carta di grande formato, accompagnati da associazioni improbabili su formati in scala uno a uno, sono il frutto di una ricerca di un‘idea di bellezza, di condivisione di temi intimi, legati alla figurazione, alla sensualità e ad un insieme di visioni sospese.
Più volte accostamenti inverosimili, tra aspetti casalinghi e ritagli anatomici, ci riportano ad un’attesa e a un semplice invito all'ascolto di sé e dell'altro. La presenza di particolari anatomici ritagliati, di dettagli del corpo decontestualizzati dal resto dell'immaginario figurativo, hanno una valenza ed un peso ironici rivolti ad una critica della società.
Dopo circa una trentina di autoritratti, la fase che caratterizza questa nuova produzione di Anna Nutini ha accolto da qualche anno, figure non sempre riconducibili alla sua identità e la presenza di alcune galline, sempre sottostimate o valutate come per secoli è toccato e tocca ancora in alcuni paesi e in alcune situazioni di poverta’, alla condizione del popolo delle donne.
