la luce in questa foto non accarezza solo i visi,i piedi slanciati,le vesti cadenti...la luce rotola come una danza verso quell'angolo scuro dove ti aspetteresti di trovare una quarta ballerina...C'è armonia tanto tra le rose del vestito in primo piano,quanto tra le dita che si inseguono verso il buio. bella.
Grazie Gianfranco, mi commuovo ogni volta che leggo una tua lettura critica. Questa fotografia fa parte di un progetto di illustrazione dell'inferno dantesco: secondo cerchio, la lussuria rappresentata dall'inaturale ma sistematica contorsione dei corpi.
E' la ritmica cadenza seriale di una gamba:i crampi sono davvero una conseguenza marginale,da mettere in conto ad onor di composizione:))Il taglio taglio dell'inquadratura colpisce l'occhio come un dardo immaginifico , totalmente decontestualizzzato. Mi stupisce sopra ogni cosa le mani che seguono la direzione del piede e ne fanno una decisa eco,una sorta di ulteriore marcamento del segno: e poi dov'è il corpo in elevazione?Sembra fuso e quasi fantasmatico,l'anatomia omessa: falla nella visione,un omissione che ci appaga e ci fà "vedere" fra le pieghe del reale.Complimenti!
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