“La città, grande cimitero del regno animale, si richiuse asettica sulle ultime carogne seppellite con le ultime loro pulci e gli ultimi microbi. L’uomo aveva finalmente ristabilito l’ordine del mondo da lui stesso sconvolto: nessun’altra specie vivente esisteva per rimetterlo in forse. (…)Così almeno gli abitanti di Teodora credevano, lontani dal supporre che una fauna dimenticata si stava risvegliando dal letargo. (…) Le sfingi, i grifi, le chimere, i draghi, gli ircocervi, le arpie, le idre, i liocorni, i basilischi riprendevano possesso della loro città.”
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celeste,
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