FONTE DELLA VITA
Lo sguardo è proiettato verso l’infinito. Dietro vi si cela il desiderio di qualcosa di più rispetto alla semplice sopravvivenza. E’ la voglia di lasciare il segno, le proprie emozioni, i propri gesti. E’ la libertà di interpretare e superare lo spazio in cui viviamo. Tuttavia vi sono dei limiti che l’individuo deve necessariamente rispettare per non diventare prigioniero di sé stesso. Il rapporto uomo – natura non può essere inteso a senso unico, non c’è una dominanza dell’uno o dell’altra. Solo attraverso una leale collaborazione, in un’ottica chiaramente possibilista, l’uomo può trarre il meglio dalla propria attività. La natura è la sorgente della nostra vita, e non il mero oggetto di un processo cumulativo che si autoalimenta.
Alessandro Iacobelli
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