Pianura

I miei paesaggi nascono attraverso il processo della pittura, come i pittori Giapponesi e Cinesi che re-inventavano il paesaggio dopo l’osservazione distillandone l’essenza. In questo modo il paesaggio sorge dai colori e dal segno come un’evocazione.
Vado, dipingendo, alla ricerca di una temperatura emotiva che mi guidi; la scommessa è non perderne le tracce per strada, se arrivo in fondo avendo trattenuto, o addirittura amplificato, le emozioni che ho seguito nasce un dipinto, altrimenti ricomincio il percorso.
Questo processo è per me una pratica in stretta relazione con la condizione dell’esserci, dell’essere al mondo.
In ascolto alla ricerca di un segno, un’indicazione per mettersi in cammino , gettati nel mondo, un luogo bellissimo e terribile che non si cura di noi ma senza il quale non saremo.