" senza titolo "

L'opera è costituita da parallelepipedi in marmo di varie dimensioni.
Ogni blocco racchiude un volto che non si svela mai nella sua interezza.
Il soggetto che sembra prigioniero all'interno della materia è una creatura pronta a palesare la sua bellezza anche se ancora rinchiusa o racchiusa nel suo bozzolo-crisalide.
Ma il blocco lapideo che sembra imprigionare e quindi dominare la figura racchiusa al suo interno diventa subito a sua volta prigioniero, mero strumento dominato dalla figura che rivela con lo sguardo la fiera consapevolezza di essere in grado di rendersi libera qualora lo volesse.
La figura quindi trasforma l'involucro,che invece potrebbe soffocarla, in una sorta di corazza, un mezzo per difendersi dalla aggressioni esterne riservando solo a se stessa la capacità e il potere di spogliarsi della sua protezione e rivelarsi nella completezza del suo corpo ma soprattutto del suo animo.