Urbe relativa 28
Da pochi anni a questa parte, per la prima volta nella storia, la popolazione urbana mondiale ha superato quella rurale. Gli abitanti del pianeta vivono ormai in maggioranza all’interno di esorbitanti agglomerati urbani. Ma come raccontare, raffigurare queste “ultracittà” che, non solo per dimensioni, ma prima ancora per sovversione di ogni tradizionale coordinata spazio-temporale, non corrispondono più ai canoni della rappresentazione classica? E’ questo il difficile interrogativo che Giovanni Guadagnoli ha affrontato con uno sguardo dove la lucida consapevolezza dei mutamenti urbani si coniuga a una forte carica espressiva. Consapevole che il volto, o l’anima, delle città globalizzate non è più riconoscibile secondo un’ottica consueta (perché oggi Istanbul è anche Milano, così come a Shanghai o a Singapore ritroviamo aspetti che paiono di New York o di Londra), Guadagnoli sovrappone con sapienza immagini dell’una o dell’altra città, così da creare inattese configurazioni che non rispondono più a località precise e tuttavia restituiscono, con intensità tanto maggiore, l’aura, lo spirito, addirittura il “rumore” delle nuove ultracittà.
Gigliola Foschi
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