CATALOGO INUTILE DI ESISTENZE TATTILI
La trama narrativa prescelta dal filo di Ilaria, poggia fortemente su di una vigorosa significante simbolica ricca di riferimenti popolari: a partire dal celebre filo amoroso che permise a Teseo di uscire dal labirinto, giungendo al mito delle Moire greche,passando per le favole tramandate nella tradizione popolare.
Ilaria Margutti armonizza quel rincorrersi di punti di cucito e pennellate, ben conscia della complessità simbolica che l’atto del ricamare porta in sé
La sua più recente produzione è una catalogazione esistenziale:
"Il catalogo inutile delle esistenze tattili", prende spunto dalla riflessione di Jorge Luis Borges, secondo cui i ricordi infiniti,se archiviati, darebbero vita ad un inventario senza significato. Questa serie è composta da libri dalle morbide pagine, in cui immagini e parole si alternano in una complessità materica del tutto simile alla vita.La catalogazione diviene inutile proprio perché infinita.La fisicità del ricamo rende tangibili i ricordi, facendoli divenire tattili.Così le sensazioni diventano corpo.Per questo Ilaria può essere definita burattinaia, in un gioco di tracce consistenti, che permettono di rendere tattili i ricordi.
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