Omaggio A Newton

Omaggio A Newton

OMAGGIO A NEWTON

Ho sempre trovato interessante il rapporto tra la realtà e il suo surrogato, la parzializzazione che i media visivi danno di essa.
Ritengo ovviamente che nel caso della fotografia, la traccia della realtà, vada ben oltre un semplice sostituto dell’oggetto fisico, ma che ne crei un doppio, una sorta di realtà-bis.
Quando guardai per la prima volta le donne di Helmut Newton, nelle immagini pubblicitarie.
Non sapevo se trovavo più vera la modella-manichino o il manichino-modella. Era vera la realtà fisica o il surrogato della donna?
Un gioco di specchi mi faceva entrare nella fotografia e me ne faceva uscire: la mia attenzione andava alla modella, ma amavo il fantoccio; erano gemelle o la composizione perfetta di luce ed inquadratura faceva più vera la materia senza vita?
Senza alcuna pretesa ho scelto la fotografia di un’altra serie del maestro, “Naked and Dressed” cosi immobili e perfetti nelle stesse pose nelle due immagini, da sembrare manichini vestiti e spogliati.
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