Riconoscere in su

Cerco di creare luoghi possibilmente vivibili attraverso la relazione tra linguaggio e scrittura. Le mie performance nascono come un racconto che non cerca un formato prestabilito ma pone l’accento sulla narrazione infinita, sulla storia e le sue potenziali possibilità. Nel mio lavoro do spazio a un luogo che porta sempre con sé infinite domande ed incomprese confessioni: il corpo. Il testo scritto e la scrittura del corpo intercettano sfumature del quotidiano, diventano messaggio da intuire, assimilare e condividere, creano scenari entro cui scambiare dei beni. La performance si carica di significati ulteriori, attiva una produzione di scambi, articola un campo infinito di energie.

Il video presentato è solo una breve presentazione del progetto.
Il lavoro intitolato riconoscere in su, 2010/2011 prevede:
(1) La proiezione delle cinque performance su cinque differenti schermi.
(2) Un racconto, parte integrante del lavoro, stampato in diverse copie per essere letto.

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