mondo unito da reti e trame, nessun segreto, sorvegliati sempre e sempre reperibili, cerchiamo fuga in oasi, in terreni senza nome. sconosciuti spazi, valli dove nessuno ci verrà a cercare, conche, punte piatte, dove non esiste l’altro. siamo individui chiusi dentro una crosta ermetica, compatta, irriverente al tatto, senza udito e senza voce, silenzio, naturale paesaggio remoto. uno, dove la desolazione diventa assoluta esaltazione dell’isolamento, ma la vibrazione dell’urlo disperato che ognuno di noi emette nel suo essere lontano dal naturale, in alienazione, si diffonde nell’apparente silenzio, perché la mimetica pelle non è muta.
News
celeste,
Commenti 5
io avrei dato un'altra luce sul soggetto e sullo sfondo che, non sarebbe stato con angolo a vista.
Inserisci commento