Maria Lucia Albertini utilizza prevalentemente lastre di metallo al posto della tela creando un effetto di riverbero della luce e di riflesso di ciò che sta davanti all’opera. Chi guarda ottiene un risultato diverso, quasi di un’opera in divenire, in funzione della posizione che occupa. Dall’altra parte si nota una scarnificazione nell’uso del colore rispetto alle opere degli ultimi anni, tale da arrivare come sintesi a mantenendo i suoi colori (oro, rosso, e blu) come firma, come simboli della loro esistenza, ormai minimale.
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celeste,
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