Com'è profondo il mare
Due elementi si integrano, sul piano interpretativo, in questa opera. La scomparsa della profondità (entropia) e il contenuto di informazione (essergia). L'utilizzo dei rifiuti come materia prima è un'azione neghentropica: un tentativo di mettere ordine alla "confusione" generata dall'azione dell'uomo. L'azione artistica compie un gesto fondamentale quando ne recupera il residuo contenuto d’informazione. Se ciò sul piano scientifico è di grande interesse, sotto il profilo artistico la riscoperta della profondità suona come critica alla vita dell'uomo contemporaneo che si svolge prevalentemente "in superficie", fatta di impulsi alimentati dalla società dei consumi. Per contrastare questo "slittamento" entropico, anche della cultura contemporanea (dove non esiste profondità ma solo involucro) è necessario recuperare il "senso dalla profondità" scoprire le connessioni che si trovano sulla membrana scivolosa della superficie, sul pelo dell'acqua, come maglie di una rete.
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Bello il concetto bella l'opera
Luc de Clapiers de Vauvenargues.
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