Video, Natura morta, Animazione, 32
L'ordine consolidato degli eventi che si susseguono sempre uguali è instradato nei binari dell'abitudine e delle convenzioni, una curva circolare che ricomincia a ogni risveglio con una scansione temporale irreversibile, ombra del ripetersi di condizioni storiche e di epiloghi. Il delicato equilibrio relazionale e sociale accompagna l'individuo a seguire logiche e necessità esterne a se stesso, che rispecchiano un modello ideale. È nel coraggioso cambio di rotta che ci si può riconoscere diversi dal singolo ingranaggio di un meccanismo complesso. La metafora è un trenino giocattolo degli anni 60, oggetto vetusto e attuale, che narra percorsi individuali immutati fino ai nostri giorni, dove la smania per il consenso piega, più di ieri, a circoscrivere l'esistenza al successo. Il segno che viene ricordato dall'installazione è l'ensò, simbolo sacro del buddismo zen che può essere tracciato aperto o chiuso e nel caso in questione esemplifica una scelta esistenziale.
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celeste,
Commenti 5
il conosciuto, le tranquille mura della comodità sono una galera tremenda. Penso ai miracoli dello sviluppo tecnologico e quanto abbia influito alla chiusura verso l'ordine schematico, alla circoscrizione tribale. Per la libertà ci vuole un coraggio pazzesco, capacità di adattamento e disponibilità al sacrificio.
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