DALL' IO ALL' ALTRO
Queste vicende possono provocare reazioni inattese, ripiegamento su se stessi, isolamento dal mondo, fughe verso realtà esistenti solo nella propria fantasia.
Nessuno di noi può essere certo a priori di quale sarà il proprio comportamento in tali frangenti, quali reazioni, quali risorse e prospettive si apriranno a partire da quella “crisi”.
Le crisi sono, non solo letteralmente, ma anche concretamente, momenti di “svolta”, impasse dopo le quali non si è più come prima.
Il miglior modo di uscirne è di passarci in mezzo. La strada è forse solo quella che va dall’io all’altro. Passare in mezzo a questa dimensione comporta coraggio e obbiettività per guardare dentro se stessi, per fare memoria del proprio e dell’altrui passato.
Nell’essere, c’è qualcosa di anonimo, un “ordine oggettivo al quale non ci si può sottrarre”.
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