L'opera E quindi uscimmo a riveder le stelle presenta sei pannelli a muro con la parola "telesmena", che dà origine alla moderna "talismano", mediata tra greco e arabo e significa "cose consacrate"; essa veniva usata nei rituali teurgici per evocare la divinità. Sui pannelli, lavorati con pittura e con la foglia d'oro e di rame, sono individuabili i resti di una figurazione di mani come se la superficie mantenesse memoria di un contatto. Su di essi, sul limite inferiore e superiore, sono dipinte in nero opaco le lettere della parola, divisa in sei parti, la cui lettura è possibile solo dall'unione di tutte le sei lastre poste in equilibrio instabile contro la parete. Di fronte, una sedia dipinta di nero opaco, priva della seduta è rivolta verso l'osservatore. Al suo interno, a terra, una sveglia con, al centro, una bussola.
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celeste,
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