" Anime perse"
Dalla tastiera partono 88 sottili e lunghi filamenti (pari al numero dei tasti), con una sequenza fissa, composti da seta (fragilità), rame (conducibilità), acciaio (resistenza).
All’estremità di ogni filamento è legata una piccola scultura in gesso (in un multiplo uguale), rappresentante una figura umana nel vano sforzo di un distacco dal suolo.
L’installazione, “ rappresentazione drammatica del sottile limite tra forza e fragilità”,
si sviluppa sulla diagonale dello spazio concesso( m 6 x 6).
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