malinconia

malinconia

Pittura, Fantasia / Visionario, Olio, 70x50x2cm
L’angelo morto, la vergine in Malinconia, è in contrappunto
Con il tono grafico del bambino in primo piano, dalla mano
Del quale scende la sabbia di una improvvisata clessidra.
La figura di donna si consuma tra acque che sono anche
Nebbie, affoga entro un mare indefinito che accenna, anche
Nel ritmo, alla imprevista conclusione: un cielo in molte tinte,
impossibile, come non se ne sono visti mai, e proprio per
questo più convincente. Li la tendenza all’indefinito, ad una
pittura quasi d’ovatta è pienamente compiuta in nuvole che
sono evocate in anticipo dagli scogli frammezzi. Presso il
bambino, ove il velo della donna era poco sotto le acque,
le increspature marine hanno, come quel lontano cielo,
il colore dei sogni. A procedere, invece, si fanno azzurre e
viola. Come se nella vita, dall’uno all’altro passaggio, fosse
unica salvezza covare e nutrire l’illusione di uno spazio
lontanissimo, persino irraggiungibile se non all’occhio, ove
siano le cose che di giorno in giorno (verremmo a dire di
onda in onda) disimpariamo a sperare.

Marco Lampreda
Da Quadri & Sculture

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