fratelli d'italia (trittico)
Il progetto riflette sulla condizione di precariato in cui versa la maggior parte dei giovani trentenni del sud Italia, in perenne bilico tra la necessità di reinventarsi quotidianamente e quella di dover contare sul sostegno economico delle famiglie, umiliati dalla politica che li descrive come bamboccioni, incapaci di guardare oltre il presente verso un futuro sempre più incerto, criminalizzati come terroristi, pilotati nei propri desideri, strumentalizzati dalla politica di sinistra ed offesi da quella di destra, insicuri.
Nell’autoscatto è però svelato il rapporto tra vittima e carnefice. L’autore è, contemporaneamente, oggetto e soggetto del proprio lavoro, causa ed effetto dei propri mali. Alla fine si gioca tutto in casa, dentro le proprie paure ed insicurezze.
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