La casa bianca
Il racconto, dedicato a ‘Casabianca’ (Bo), parla di una casa talmente bianca che non se ne distinguono i contorni. A seconda delle condizioni metereologiche la casa si mimetizza con gli elementi naturali (sole, luna, pioggia,..), diventando invisibile. All’esterno riflette la luce; all’interno genera un ambiente bianco ovattato, impossibile da definire secondo riferimenti geometrici.
La casa, abusata per le sue caratteristiche uniche, perde il suo biancore fino a diventare una normale casa di campagna.
Infine arrivano gli 'artisti' che ne riattivano artificialmente le caratteristiche.
La combinazione tra testo e segno caratterizza il libro, nel quale ogni pagina cucita contiene nel retro il suo segno negativo.
"… vi è una fortissima dipendenza tra messaggio e mezzo. I testi che l’artista decide di ricamare, sono scelti e pensati per il mezzo, per la loro intrinseca potenzialità nel venire ricamati, diventando segno grafico a rilievo o per il valore aggiunto che essi acquistano nel passaggio su tela." Testo Katia Baraldi
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