"In Pretesto Fantin ricama su una tela che ha la sua stessa altezza (1,61 cm) un testo originale, una narrazione simbolica con il riferimento al significato di Pretesto, volutamente ridondante, una riflessione sul linguaggio. Questa tela sarà scucita interamente dall’artista sotto gli occhi dello spettatore. Per due giorni, con la stessa cura con cui è stato intrecciato il filo per creare il testo, si vedrà l’artista impegnata a distruggere quello creato, ma anche in questa distruzione vi è una costruzione, uno stimolo alla fantasia. Al termine dell’azione performativa rimarrà la tela con la traccia delle lettere cancellate, un vuoto, un negativo, dove all’immaginazione dei fruitori sarà richiesto di provare a ricostruire il testo scomparso. " testo Katia Baraldi
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