SIMULAZIONE DI REATO. AUTORITRATTO TERRIBILE TREMENDO COM' ERO DA GIOVANE. NOTTURNO

SIMULAZIONE DI REATO. AUTORITRATTO TERRIBILE TREMENDO COM' ERO DA GIOVANE. NOTTURNO

Le tante angosce e paure che ci vengono dai mezzi di informazione si risolvono, in questo dipinto, in una plateale esibizione in cui io mi mostro mentre fingo di occultare le prove di un 'finto reato': due pezzi di corpi - ma di bambole di plastica! - gettati via, trovati tra i rifiuti.E' evidente che il "riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale" e non v'è apologia, bensì l'intento è morale, è un messaggio dissuasivo, un monito; e comunque la finzione scenica ha sempre un significato catartico, di purificazione. E' di per se liberatoria, tanto più quando rappresenta un fatto tragico o un crimine. Per me è qualcosa come un sogno, ma a occhi aperti. Io ho guardato il 'buio', la notte, ma con ironia e ne mostro la sua immagine burlesca, sebbene macabra, inquietante. Ma non c'è lo 'spettro'. Il fantasma non c'è se non nel pregiudizio, nelle cattive coscienze.

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