L'uomo per metà
quel vuoto dell'assenzapresenza che si impossessa della totalità di quei
luoghi costruiti dall'uomo e per l'uomo, vengono abbandonati , e attraverso
l'interpretazione evocativa , diventano contenitori esistenziali. L'autore
cerca e seleziona attentamente ,nel suo territorio, set che rispondono alle
caratteristiche specifiche richieste e lì inizia una vera e propria opera di
regia e di stratificazione di elementi: colori accesi, luci deboli,angoli bui
e presenze accenate ed impalpabili che conducono dal vuotomemoria al
pienomemoria.Tuttavia l'opera, per essere viva e completa, necessita di un
ultimo passo: il fruitore deve farsi largo tra inquietudini e malesseri
minacciosi al fine di completare il tutto con la propria interpretazione.
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