TANK MAN 2 ( Silvio Giordano e Stefano Boring )

TANK MAN 2 ( Silvio Giordano e Stefano Boring )

Tank man 2 è un lavoro polisemico; i sensi, inserendosi uno nell'altro, danno vita a una nuova matrioska, i cui elementi incastrabili sono differenti. Il senso più immediato suona come un avvertimento: la dittatura è una realtà, la libertà non esiste, la guerriglia è quotidiana. La dittatura corrente è quella delle macchine inutili, degli atti sterili, della metafora cognitiva "grande e costoso è bello".
Presto, però, a osservare meglio l'immagine, ci si imbatte in una confusione "tropica"; chi è tank man 2, l'uomo davanti al carrarmato-hummer o l'uomo all'interno? Non è una beffa che il cittadino anonimo, che oppone il suo stesso corpo alla fila di carrarmati, debba poi essere indicato proprio attraverso quei carrarmati, sino a divenire tout court l'uomo carrarmato?
Inoltre tank man 2 non è una persona non identificabile, né tanto meno ambisce a esserlo. Tank man, invece, è stato ed è tuttora anonimo, nonostante i tentativi febbrili di identificazione.Il suo gesto conserva una valenza politica e segnica, probabilmente, proprio a causa del suo anonimato. Non essendo nessuno tank man è tutti. La chiara identità del tank man 2, d'altra parte, rischia di svuotare il gesto, fagocitandolo. Silvio Giordano e Stefano Boring

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