TOXICILY ( Ponte Lavatoio)
S’arrugginisce al contatto dell’acqua che la cinge
La mia terra è tossica dal golfo delle ciminiere
Sin al castello d’orleans ove alberga il mestiere
È rimasta ai tre angoli la sete delle city
Debellata dall’acque-dotto fino a reggio
Regio ad una campata piano del politic’orticante
Nessuna regola per il popolo astante
Viuzze son rimaste a noi per muoverci
Regalia d’un abietto corpo di porci
Lamiere vuoi costruire, perché la mia terra vuoi ostruire, Se maestose reliquie voi innalzare, dai all’urbano ciò che ha già d’inquinare
Città con paralleli orizzonti che s’innalzano nel nulla, Sono perse le nostre emozioni innate della culla, L’altra velocità, la banda larga zumpappà , Il treno che deraglia la nostra capacità, Forche fiamme e fumo nell’inverno
Sgretolarsi sta la nostra terra dall’interno
Preghiamo per la messa in sicurezza
Ascoltaci o signore degli appelli, di sta gran mondezza.Conti e resso-conti, bordelli di cementi,Contesse zoccole fanno la donna dei dementi,Siciliano hai vulcano che non potrà mai essere superato, Solo nella rappresentazione d’arte di questo fango puttanato
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