L’ opera “autoritratto” rappresenta una visione futura dell’uomo ed una riflessione sull’uso – abuso di nuovi oggetti tecnologici. In un’epoca attuale dove la materia tangibile cede posto ai “file” (non tangibili) mi chiedo se in futuro anche gli organi, essenziali per la vita umana, possano essere sostituiti da “applicazioni“. Nel lavoro presentato i miei organi biologici sono rimpiazzati da un iphone contenente le applicazioni che danno vita ed energia al mio corpo.
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celeste,
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