Troppo poco tempo, troppo pochi specchi
per rappresentare questo profondo ed intimo campo di ispezione brighetti ha elaborato una tecnica complessa che sfocia in un'estetica dal sapore altamente scientifico: il risultato dell'accurata indagine umanistico/antropologica si concretizza nell'immaginario dell'artista nella realizzazione di vere e proprie radiografie dell'intima essenza dei personaggi presi in esame. realizza immaginariamente un macchinario capace di rendere visibile l'anima dell'individuo: brighetti indossa il camice e crea nelle sale di radiologia di una struttura privata immagini -o, come preferisce definirle, composizioni- che verranno bombardate di raggi x;il risultato saranno vere e proprie radiografie dell'anima , un paradosso visivo e mentale. per ottenere queste radiografie eteree ma alla stesso tempo tridimensionali l'artista compone le proprie forme con diversi materiali organici ed inorganici, plasmandoli, modellandoli e disponendoli anamorficamente sul piano ospedaliero: un processo di previsione e previsualizzazione macchinoso ed elaborato che si rifà, come nelle serie di lavori precedenti, alla propria tematica di compenetrazione di arte e scienza.
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