TRANSITOS

Installazione, Politico/Sociale, Video installazione, 700x300x700cm
Il percorso artistico di Claudia Gambadoro è una relazione ossimorica con il perduto e la memoria, con l’orientamento e lo spaesamento, con il legame e il distacco, un attraversamento di permanenza e impermanenza, centro e distanza, costruzione e destrutturazione, saturazione e sottrazione, di nomadismi interiori e di chi si sradica senza scelta. Di geometrie del caos. Un farsi nomade, straniera, apolide ovunque, senza mai ritorni, perennemente errante.
Transitos, un lavoro complesso, pensato site specific per il Museo di Arte Contemporanea di Santiago del Cile dopo un’esperienza di residenza, è strutturato per sottrazioni, per assenze. È la condensazione di un microcosmo. È una dialettica di contenitore e contenuto, farsi spazio dentro un altro spazio. L’invenzione di un esperanto.
La mappa di Santiago diviene una scatola della memoria, un territorio in cui si arriva da estranei, un luogo di non ritorno. Vi abita lo smarrirsi e la necessità dolorosa di una terra in cui trovarsi.
(dal testo in catalogo di Simonetta Angelini)

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