Mexico DF
Su questa scia di pensiero nasce la serie “Lines”.
Secondo la teoria della Gestalt per esempio, si sintetizza l'intera logica della percezione attraverso quella che è la semplicità e la "buona forma": i dati che l'occhio percepisce vengono organizzati nella maniera più semplice e più coerente possibile, rispetto alle esperienze pregresse.
L'occhio e la mente tendono a scomporre le forme in quelle più semplici, anche in funzione delle distanze, e a raggruppare gli elementi simili in un insieme coerente e continuo.
Queste immagini mostrano elementi di cui si nutre la nostra quotidianità, dove la presenza umana è pressoché nulla, trasformandosi così un luogo impalpabile, riconducibile a figure geometriche, che più che in un insieme di forme naturali, si produce in rappresentazioni astratte.
La struttura del luogo, il suo immaginario, è svuotato dell’artefice e del suo fruitore, liberato dalla sua contestualizzazione antropologica. Ne consegue che tale spazio, senza nessuna possibilità filologica, è costretto a vivere di sé stesso, a restituirci la sua essenza.
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