Promiscuity VI
In queste composizioni, a metà strada tra la realtà e la messa in scena, cerco di proporre delle allegoriche trasmigrazioni di identità.
La testa di un amazzone con un corpo di businessman o la testa di un rapper nero con un corpo di un masai rappresentano maschere decontestualizzate, icone dello sradicamento delle culture e della sedimentazione di modelli nuovi.
Questi corpi dilatati, dipinti su tavola con acrilici, smalto e pastelli, sbiaditi o fortemente contrastati, manipolati, zoomati, si possono inscrivere nella tradizione dei mostri ibridi (minotauro, centauro, fauno) anche se sono ben lontani dalla mitologia, drammatiche spersonalizzazioni o compenetrazioni di identità.
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