Trittico: Human Installations II III I

L'opera unisce in un'unica performance le mie Human Installations, opere dal forte impatto emotivo. Si ispira a Josè Saramago: "come tutti i figli degli uomini il figlio di Giuseppe e Maria nacque sporco del sangue di sua madre, soffrendo in silenzio". Fondamentale per la realizzazione il mio incontro con l'artista americano Ron Athey. La body art estrema e l'iconografia cristiana, (una vera crocifissione con la tecnica della sospensione e aghi usati per provocare lacrime di sangue), la trasformazione da donna a uomo, i corpi nudi e le sfumature del genere (donne e uomini biologici e trans) hanno permesso parallelismi tra l'autodeterminazione umana (la transizione sessuale) e quella divina (il Verbo si fa carne, Dio si fa uomo). L'opera unisce i concetti della teoria Queer di Judith Butler e le considerazioni di Stelarc sul corpo.
"Kyrahm e Julius sono il capitano Achab della nuova frontiera corporea trans-oceanica dell'esistenza, capaci di fermare e ricreare il mondo, dove il sacrificio diviene poesia dell'essere umano che s'offre (per scelta) e soffre (suo malgrado)". (Fioramanti)
-Tra le 30 migliori performance del mondo Festival IDKE USA
-Arte Laguna Prize Venezia
-Werkstadt der Kulturen Berlino

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Commenti 3

Alessio Pistilli
14 anni fa
In questo trittico è espresso un concetto legato ad una storia, che è diventuta cultura. Una cultura che, attraverso un nuovo linguaggio, nuove credenze, nuove percezioni, stiamo cambiando. E il concetto si esprime chiaramente nell'ultima parte! E' davvero toccante! Davvero complimenti...davvero!!!
micaela marconi
14 anni fa
micaela marconi Artista
un lavoro meraviglioso
Rachele  Mari-Zanoli
14 anni fa
ho guardato la tua opera più volte

è intesa e ricca di significazioni
e nello stesso tempo lascia spazio a interpretazioni e/o sensazioni

semplicemente meravigliosa

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