War Game

Nel 2009 i cambiamenti climatici sono stati inseriti tra le principali minacce per la sicurezza americana e il progetto War Game non è altro che una simulazione di intervento militare cui si preparano il Pentagono e il Dipartimento di Stato Americano in caso di improvvise crisi umanitarie. L’opera di Rebecca Ballestra getta luce su una realtà di cui pochi parlano: il rifiuto delle grandi potenze a limitare l’impatto ambientale delle attività produttive nasconde, in alcuni casi, la volontà di rispondere diversamente alle future emergenze.
La scansione verticale dei cieli di Rebecca Ballestra rinvia al processo di simultaneità delle guerre: la reazione a catena scatenata delle prossime battaglie del clima. La carica astraente dell’installazione e il suo rigore minimalista contrastano con gli elementi oggettuali delle truppe militari e delle fotografie dei cieli. L’acceso monocromo rosso attenua il referente psicologico del giocattolo, elevando il linguaggio comunicativo dell’opera a un sistema simbolico. Il coinvolgimento è accentuato dal delicato equilibrio fra il rosso (lotta, , sangue, fuoco) e l’ideale celeste (nubi, vento, aria).