CARTA DA PARATI - repetita iuvant?
Quest’opera appartiene a una serie chiamata “Carta da parati”: la ripetizione e la scrittura costruiscono la sottile trama del disegno dell’opera, disegno che rimanda a una carta da parati.
Per percepire le scritte bisogna avvicinarsi all’opera, bisogna immergersi nella ripetizione ossessiva che la compone. L’osservatore rimane intrigato, curioso , cerca di leggere le parole e quando finalmente ci riesce si accorge che si tratta della reiterazione di una conta: “giro giro tondo casca il mondo casca la terra tutti giù per terra”.
La scelta della conta come base per la costruzione dell’opera non è casuale. L’artista spesso infatti introduce nella sua opera riferimenti all’infanzia, un’infanzia riletta e rivisitata dall’esperienza dell’adulto che cerca di non dimenticare la schiettezza e l’intuito del bambino. Rileggendo oggi queste parole ci accorgiamo che svelano un messaggio triste, che possono essere rilette alla luce dei fatti che ci circondano (dai disastri ambientali, alle crisi politiche, dalle guerre alla crisi economica, ecc.) ed è per questo che l’artista le ripete come in un mantra.
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