Se la Terra fosse un corpo umano, la superficie della pietra sarebbe la sua pelle con le sue rugosità, le trasparenze, i colori toccati da luci radenti o diffuse, con le sue lentissime trasformazioni. Sarebbe come una pelle eterna, a differenza della nostra, una pelle nella quale si può rintracciare la storia dell’umanità nel suo insieme. Viene voglia di sfiorarla per poi affondare nella sua limpidezza, di cercare oggetti tra le sue pieghe per riafferrare pensieri che già esistevano in noi da sempre. Per questo negativo e positivo si compenetrano, come la percezione di un dentro e di un fuori. E' pietra, è materia, è la pelle della natura.
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Helga
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